FORMAZIONE dei CONDUCENTI con BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

Il decreto ministeriale 17/2011 ha introdotto l’obbligo di formazione iniziale e periodica per gli insegnanti e istruttori di autoscuola. Da poco è stato aggiornato per la terza volta con la pubblicazione in gazzetta Ufficiale del decreto 1° febbraio 2024, n. 34, e stabilisce, tra l’altro che, sia per insegnanti, sia per istruttori si debba introdurre un nuovo fondamentale argomento: «Metodiche di insegnamento per allievi con disturbi specifici dell’apprendimento»; tale insegnamento sarà di competenza di un medico o di uno psicologo. Si tratta di una materia completamente nuova che deve rispondere a un’esigenza che negli ultimi tempi ha pesantemente coinvolto il mondo scolastico e a cascata anche le autoscuole.

Infatti, sempre più ragazzi si rivolgono alle autoscuole palesando grandi difficoltà nel superamento dei Quiz esame, mentre altre non lo fanno, per ignoranza o per vergogna.

In entrambi i casi i DSA si sono trovati in grandi difficoltà a seguire i corsi e ad affrontare i quiz d’esame, spesso sono state respinti più volte all’esame di teoria e, talvolta, hanno abbandonato l’idea di conseguire la patente.

La nostra casa editrice ha per prima «compreso» la portata del problema e, alcuni anni fa, ha per prima realizzato uno specifico testo che «facilita», per quanto possibile, l’acquisizione delle nozioni necessarie al superamento dell’esame, nonché la comprensione dei «testi» dei quesiti.

Questo libro ha l’ambizione di essere un valido aiuto e un «vademecum» da utilizzare, non solo per la formazione iniziale, ma anche in seguito nello svolgimento della professione, nonché valga quale occasione di aggiornamento per chi è già da tempo abilitato (non si dimentichi che il decreto ha inserito questa materia anche nei corsi di formazione periodica biennale).

Per gli insegnanti di teoria sarà importante riconoscere le persone con queste difficoltà, visto che non sempre si dichiarano, trovando l’approccio e gli strumenti opportuni da utilizzare, non isolando tali soggetti, ma tenendoli inseriti nel gruppo classe, senza discriminarli anche se involontariamente. D’altra parte, l’utilizzo di un metodo di insegnamento adatto a loro faciliterà il percorso anche ad altri allievi «fragili», in particolare stranieri, individui poco scolarizzati o con difficoltà di attenzione.

Per tutti vale la pena ricordare che i disturbi dell’apprendimento non sono una malattia e non pregiudicano le capacità di guida della persona; si tratta solo un limitato problema che può essere compensato, come ad esempio un disturbo della vista viene compensato da un semplice paio di occhiali, ma non siamo certo di fronte a un deficit che possa pregiudicare l’abilità di guida.

Descrizione

Vademecum per insegnanti e istruttori per un intervento efficace ed inclusivo in autoscuola

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