Per comando si intende tutto quel percorso decisionale che riguarda la direzione della navigazione (rotta, posizione, sicurezza e salvaguardia in mare della vita umana, ecc.), attività che non necessariamente coincidono con la persona che materialmente sta al timone.

Il comandante di un’unità navale:

  • è il responsabile della sicurezza della sua barca in primis, dell’eventuale equipaggio e dei passeggeri a bordo;
  • stabilisce in modo esclusivo la direzione della manovra e della navigazione;
  • se l’unità non è adibita al noleggio, stabilisce il numero minimo dei componenti l’equipaggio in funzione della navigazione da intraprendere, in relazione alle condizioni meteo marine e alla distanza da porti sicuri;
  • è responsabile della sostituzione dei mezzi di salvataggio e delle dotazioni di sicurezza che presentino deterioramento o deficienze tali da compromettere l’efficienza.

Tutte le persone a bordo sono soggette alla sua autorità.

I doveri del comandante possono essere così riassunti:

  • prima della partenza: deve verificare le condizioni meteo, che l’unità sia idonea per il viaggio e che le dotazioni di sicurezza, la strumentazione, i documenti di bordo, gli estintori e le carte nautiche siano presenti, efficienti e in ordine. Deve inoltre accertarsi che i viveri (in particolare la quantità dell’acqua) e il carburante siano sufficienti per il viaggio, controllare gli Avvisi ai Naviganti nel porto di partenza e in quello di arrivo, verificare che i passeggieri sappiano come comportarsi in caso di abbandono della nave e che siano muniti di documenti di identità valido per la navigazione da effettuare. Inoltre, è opportuno che venga stimata la navigazione da effettuare, considerando eventuali punti di approdo intermedi e la destinazione dove andare a riparare in caso di necessità.
  • durante la navigazione: deve dirigere la navigazione stessa predisponendo un servizio di vendita continuo (H24) e presenziare al timone e alla manovra durante le entrate/uscite dai porti, gli ormeggi e ogni manovra che comporti difficoltà, in particolare nei tratti di mare dove c’è intenso traffico. nonostante le attenzioni dovute, allorquando sia in procinto di collidere con altra unità, mettere in atto la manovra più efficace per limitare i danni, cioè fermare il motore, eventualmente ingranare la marcia indietro, accostando contemporaneamente per attenuare l’impatto.

In caso di grave infortunio occorso ad un membro dell’equipaggio durante la navigazione, oltre a fornire il primo soccorso nel limite del possibile, occorre contattare il prima possibile il Centro Internazionale Radio Medico (CIRM).

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